Nothing that is not there and the nothing that is

Nella Spirale inizia il suo viaggio. La lettura di Antonio Devicienti per Via Lepsius

Viene pubblicato oggi per le Edizioni Industria & Letteratura il libro di Gianluca D’Andrea Nella spirale (Stagioni di una catastrofe).

In un messaggio privato Gianluca mi scrive di considerare l’opera un prosimetro e in effetti il libro (elegantissimo nel suo taglio tipografico, impreziosito dalla copertina di Francesco Balsamo e dai sette disegni a colori all’interno di mano di Vito M. Bonito – postfazione di Fabio Pusterla) continua, sviluppa e raccoglie tutto quello cui Gianluca ha lavorato finora in sede di scrittura in versi, scrittura critica, scrittura di teoria della letteratura e della poesia; “raccoglie” nel senso che gli stimoli, le riflessioni, le scoperte del lungo e fecondo tempo che ha preceduto Nella spirale concorrono a dar vita a questo complesso lavoro.

È un lavoro ambizioso perché facendo riferimento (e le cita esplicitamente) a molte voci di poeti, filosofi, sociologi, economisti, scrittori si confronta con la complessità estrema del nostro reale e cerca una scrittura che, appunto, travalichi i singoli “generi”, che, in maniera estremamente avvertita e decisa, si lasci alle spalle ogni attardata (per quanto nobile) tradizione: i modi di scrivere del passato (anche recente e recentissimo) non sono più sufficienti per dar conto della realtà dentro cui siamo immersi – stiamo, infatti, “nella spirale” e l’urgenza consiste nel cercare e nel trovare uno sguardo il più possibile lucido, capace d’individuare coordinate e direzioni, se ce ne sono.

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