
Anselm Kiefer,
( )La Senna festeggiante, RV 693, Sinfonia: II. Andante molto · Dorothee Oberlinger · Antonio Vivaldi · I Sonatori de la Gioiosa Marca
Diario – Estate: 12) Dentro l’isola
Terra ti troverò solo quando sarò veramente in cammino. Sarò i tuoi colori.
Terra fruttifera, di mulattiere e trazzere, residui di agguati, terra di filari sparuti e boschi rigogliosi.
Terra immaginaria che molte volte vidi tramontare.
Terra che si spinge sempre più a sud, di cui assaporo ogni ciottolo e crepa.
Terra di vecchi sacrifici che sibili il ritorno e nascondi la tua gabbia.
La tristezza spoglia gli alberi in questo luglio di risacche e lampi inaspettati che il cielo ci vomita addosso. Siamo dentro, come sempre, ripuliamo e smaltiamo gli escrementi delle bambine:
Fiori come pietre – mirabili! –
Che intorno ai duri ovari biondi
Mostrino amigdale gemmose!
(A. Rimbaud, Ciò che si dice al poeta a proposito di fiori)
Così consolidiamo la casa, puntellandola di infissi robusti! Merde che diventano fiori, pietre, il mio sogno di mettermi in cammino e tracciare una costellazione di resoconti – merde, fiori, pietre, piedi!
Così possiamo dire il mondo, se non siamo sempre in cammino, se non si spegne il futuro, non può accendersi un nuovo sentiero. Aspetto, è ora di farlo. Il valore della guardia è sapersi esploratrice.
Fioriture gemmose mentre sprofondo nell’isola. Come non esistesse sono dentro, come sempre.
Dentro la terra grama.
Dentro la terra grassa. Lugubre e luminosa.
Dentro la terra che necessita sentirsi dentro.
«Per trovare il modo di penetrare nell’isola, bisogna porre come principio […] la possibilità, anzi la necessità di penetrarvi».
(R. Daumal, Il monte analogo)