Con piacere propongo tre testi tratti dal più recente libro di poesia di Domenico Cipriano “L’origine” in uscita in questi giorni per i tipi dell’Arcolaio nella nuova collana Φ diretta da Gianluca D’Andrea e Diego Conticello. Buona lettura! (A. D.)
Io sono
tutte le terre che ho visitato
anche se da una sola
ho preso vita.
……………………Lì
è rimasta ferma una ferita
per ogni passo
trascinato stanco
per ogni sguardo
che non mi riconosce.
E sono tanti i segni sul mio corpo
che ha tracciato la poesia
di chi
non ha più un luogo
e chiede asilo.
(pag. 11)
Soffro la distanza dalla scrittura
l’indecifrabile cantabilità immaginata di un paese
le tue labbra friabili e distese
la logica imperfetta che ci unisce
e lenta svilisce, riappacifica ogni sogno.
………………………………………………………..Il disegno pieno
della valle coercitiva. Le linee frammentarie
oltre la collina, le persone
che si salutano virando, il…
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