
Gary Soto nella sua casa a Berkley, 2013. (© Chloe Aftel, Chicago Tribune)
di Gianluca D’Andrea
Una poesia di Gary Soto da The Elements of San Joaquin
(University of Pittsburgh Press, 1977. Ristampato in Gary Soto: New and Selected Poems, Copyright © 1995 by Gary Soto)
(trad. dall’inglese: Gianluca D’Andrea)
FIELD
The wind sprays pale dirt into my mouth
The small, almost invisible scars
On my hands.
The pores in my throat and elbows
Have taken in a seed of dirt of their own.
After a day in the grape fields near Rolinda
A fine silt, washed by sweat,
Has settled into the lines
On my wrists and palms.
Already I am becoming the valley,
A soil that sprouts nothing
For any of us.
*
CAMPO
Il vento spruzza pallida sporcizia nella mia bocca
nelle piccole, quasi invisibili
cicatrici sulle mani.
I pori nella mia gola e nei gomiti
hanno assorbito un loro seme di sporcizia.
Dopo un giorno nei campi d’uva presso Rolinda
un terriccio sottile, lavato dal sudore,
si è adattato alle linee
sui polsi e i miei palmi.
Già divento la valle,
un terreno che non germoglia nulla
per nessuno di noi.
Per informazioni sulla vita e l’opera di Gary Soto si consulti la pagina Wikipedia dedicata all’autore americano [qui].