
Bombardamenti francesi in Siria © AFP 2015/ ARIS MESSINIS
di Gianluca D’Andrea
IL CASO: La bellezza di stare da soli – Bombe in Siria
Il caso delle bombe e da che parte stare, il caso del “meglio sterminarli tutti”, il caso del “ma i russi spadroneggiano”, il caso del “W Hollande”, il caso del “sulla popolazione civile e sulle strutture mediche”, il caso di Bashar al-Assad, il caso di Jens Stoltenberg, della Turchia, dei confini, di azzerare la cooperazione in campo nucleare e energetico, il caso millenario della terza guerra boh. In caso chiudiamoci in casa e lasciamo un po’ di spazio agli organi plenipotenziari.
Bombe dal Plenipotenziario
Ai galletti piaceva quel carattere
increstato: primi a scegliere la parte,
dall’increspatura dei secoli la farsa
della Gallia incravattata, in scena
in Medioriente la strage di un acronimo.
Perché crollano testimonianze
e schizza sangue dalle gole di donne
e bambini. Serse, Dario, attenti
arriva Roma con i suoi legionari
assoldati in provincie settentrionali,
nei confini occidentali, nel nuovo
continente. Attenti alle fiaccole,
al tedoforo, alle botte, al cristoforo
che trucca le carte mentre voi tagliate teste.
Ahi, trasformato in 11 nove il nove volte
11, nel sempre millenario,
nell’uovo del serpente millenario.
Altro che macedoni, filippidi e flotte,
arrivano bombe strategiche
che non fanno rumore
ma assordano il popolo
e festeggiano i compleanni degli zar.
Vladimiro il ricco si deodora di gas nero
e ama spopolare i confini
esuberanti di spezie e terrore
e invidia di un mondo a un passo
dal desiderio.
E chi il desiderio non lo raggiunge
scarica impotenza sui colli sgozzati
di donne e bambini e cristiani
armati a puntino.
O Galli, o Cosacchi, non disperiamo,
Bah! alle vostre e loro azioni,
ma dentro le nostre baracche virtuali
noi, questo è certo, vi osanniamo.
NOTA
Alcuni riferimenti storici, abbastanza evidenti nel testo, non sono disposti in ordine cronologico e ingarbugliano le vicende: Serse I fu re di Persia e di Egitto dal 485 a.C. al 465 a.C, Dario I fu re di Persia dal 522 a.C. al 486 a.C, nel testo i nomi non sono disposti in successione ma invertiti, così come il riferimento alla Persia è solo un avvicinamento territoriale alla Siria che, nel periodo in questione faceva parte dell’Impero Persiano. Roma non si scontrò mai con i due imperatori, inutile dirlo, ma Roma “millenaria” vale qualunque scontro, passato e futuro (e chi sarà Roma oggi?). Macedoni e Greci invece sì. Filippide (o Fidippide) è il leggendario emerodromo che riportò il messaggio della vittoria di Maratona, ma anche un politico ateniese che sosteneva Spartani e Macedoni, il che non lo rendeva amabile in patria; divenne famoso per la sua magrezza e, quindi, inconsistenza proverbiale. Obama è abbastanza magro ma non inconsistente. Vladimiro il ricco è chi sappiamo tutti. La Francia è la Francia, quella gallica di sempre. Un organo plenipotenziario (capo dello stato; primo ministro; ministro degli affari esteri; capi missione diplomatica) firma tutto ciò che c’è da firmare in campo di negoziati internazionali, quindi…