Per il fine settimana – Francesco Maria Tipaldi suggerisce Jack Underwood, Carsten René Nielsen e JAMES JOYCE

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Alla vigilia della presentazione napoletana della collana EDB “poesia di ricerca” (24 Aprile – exAsilo Filangieri – ore 18), mi fa piacere condividere la buona poesia degli autori stranieri in collana.

Presento qui alcuni tra i testi più interessanti a noi pervenuti nel corso dell’attività di scouting.

Francesco Maria Tipaldi


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Jack Underwood

Questo è Jack Underwood, inglese (nato a Norwich nell’84), la sua poesia è decisamente brillante. Underwood ci parla d’amore, di felicità. Il suo immaginario è popolato da asparagi, scarpe da calcio, bestie. Alla fine ci sembra del tutto naturale incontrare satana tra fish and chips o vecchi calzini. Un suo verso: “I showed the devil your photo and he wept… you tempted and turned him”.

 

Donnola

Donnola, è finita così,
con le tue cosce come alti bicchieri di latte,
il tuo pelo color biscotto,
occhi simili a qualsiasi tipo di acqua profonda.
È finita con queste budella attorcigliate, serpeggianti,
che avevamo quando eravamo ancora giovani –
quelle budella appallottolate come calze di un pomeriggio
rubato al college.
È finita con gli impulsi spastici e ritmici
che risalgono sottopelle al minimo
spostamento dei tuoi fianchi da donnola,
o con uno dei ventisette baci
che potrei schioccarti sulla bocca,
con la giusta temperatura e dizione.

Ho mai avuto fame?
Non eri la fine di tutti i digiuni?


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Carsten René Nielsen

Carsten René Nielsen, invece è danese, nato nel 1966. La sua poesia è surreale, camaleontica, inquietante. Ogni poesia di Nielsen porta un’immagine nella mente del lettore. Nel corso della poesia l’immagine si allarga, si arricchisce di dettagli, descrive se stessa fino allo sfinimento, fino alla negazione. Il lettore è proiettato in una stanza poco illuminata, nel buio di un primo pomeriggio in Scandinavia. Non mancano animali.

 

Pinguino

Questo è il luogo: Un appartamento con le tapparelle abbassate,
una cucina refrigerata. Eccolo dietro le nostre ombre, su piedi
che non sono mai uniti: Divora grasso, depone uova di grasso.
Quando si illumina con una torcia la sua pancia bianca,
si può vedere il cono di luce vagare dentro la schiena nera.
Nosferatu, sussurriamo noi.


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James Joyce

Il terzo autore che presento, anche se non esattamente in vita, probabilmente all’epoca del GIACOMO JOYCE (libro introvabile, finalmente riedito e ritradotto) era giovane e innamorato. Sto palrando di James Joyce. Se amate la sua scrittura, non potete perdervi questo piccolo capolavoro.

– Jim, amore! –
Morbide labbra risucchiando baciano la mia
ascella sinistra: un bacio avvolgente su miriadi di
vene. Brucio! Mi rattrappisco come una foglia che
brucia! Dalla mia ascella destra sbuca una zanna
fiammeggiante. Un serpente stellato mi ha bacia–
to, un freddo serpente notturno. Sono perduto!
– Nora!


*Le traduzioni dall’inglese sono di Alberto Pellegatta. Dal danese ha tradotto Elena Graziano.

I libri da cui le poesie sono tratte:

WILDERBEAST – JACK UNDERWOOD/FRANCESCA MOCCIA – EDB EDIZIONI
8 ANIMALI E 14 MORTI – CARSTEN RENE NIELSEN/MANUEL MICALETTO – EDB EDIZIONI
GIACOMO JOYCE – JAMES JOYCE – EDB EDIZIONI

info sull’evento a Napoli:

http://www.exasilofilangieri.it/poeti-allasilo-incontri-di-poesia-contemporanea/

https://www.facebook.com/events/372663579591493/

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