Suona è armoniosa
la terra più vicina
alle rughe cisposa
del tetto che rovina
Fiosa, l’ente
OSTACOLI NELLE TRASFORMAZIONI
Il blocco nel processo di simbiosi tra due enti in relazione dipende dalle esperienze pregresse di entrambi. La loro formazione può portare, attraverso la trasformazione dovuta alla frequenza e al contagio, alla fusione. L’ostacolo principale, che inceppa tale cammino, è l’ostinazione nella propria maschera d’origine.
La possibilità di metamorfosi discende dalla liberazione dai comandi (in Massa e potere vedi la riflessione sulle “spine di comando”); combattere e poi ignorare il comando emancipa da ogni volontà di identificazione, può verificarsi un’azione di perdizione perpetua dentro i mondi della relazione, dentro ogni dimensione di passaggio (l’attraversamento impercettibile e invisibile dei mondi) che chiamo “salti di maschera”, cioè salti dimensionali, attraversamento di soglie e confini.
L’immagine di un essere svincolato, entropico, alla deriva rispetto ad ogni presunzione di far presa assoluta su se stesso, che si immobilizzi nella propria “ipseità”, riduce la potenza di essere e la “umilia” all’ineluttabilità o necessità dell’agire nella conoscenza dell’alterità, il buon cammino verso sé.
Rimpicciolire nell’umiltà rispetto al sé salda in un percorso continuo e infinito di commistione e modificazione rispetto al mondo.
La metamorfosi è l’affettività senza comando.