Nothing that is not there and the nothing that is

Nuovo inizio su Le parole e le cose

I PARTE

Lo spettacolo della fine

IV.

Un ottantanove infinito, un ottantotto…

Il nastro girava sulla stessa scena: Ben Johnson batteva Carl Lewis. Carl Lewis battuto da una bomba mai esplosa. No, occorre osservare bene, ricominciare (dalla console nella mia capsula). Ben Johnson abbatte il record del mondo, la creazione dell’uomo supera l’uomo, lo spirito olimpico è in esubero, lo spirito. Giunge al tracollo lo spirito. La realtà dice di polizie scientifiche e di controlli scientifici e risultati scientifici, ecc. Osservo lo scatto della scienza, lo sprint della chimica, l’impatto organico sulla linea della sostanza, sull’órganon risonante di tempo che sposta il traguardo e lo oltrepassa. Il corpo sacro dello sport è superato, nasceranno altri fenomeni come fulmini e ultimi scenari della storia. La storia della fine inaugurata dal figlio della sfortuna a discapito del figlio del vento, con un’audacia che rende merito all’assenza, all’adattamento, alla selezione innaturale dei nuovi vincitori.

VII.

«È spaventoso pensare che mio papà impugnasse gli elettrodi per la tortura con le stesse mani con cui mi accarezzava», racconta Analía, 34 anni, figlia di Eduardo Kalinec. Per tutti era Dottor K, uno dei più feroci aguzzini, condannato all’ergastolo nel 2010. «All’inizio non sapevo, poi non volevo vedere, alla fine ho aperto gli occhi», spiega Analía.

Oltre lo scandalo resta la notizia, le associazioni suscitate, i fantasmi del tempo, dell’Argentina il velo biancoceleste.

Non esiste altra storia se non quella dell’individuo e la quantità di informazioni incamerate.

Dottor K, mi fa pensare a mosche e scarafaggi, scarti, reietti, eppure lui ha nome e soprannome, e gli elettrizzati? I morti affogati e imbottiti di Pentothal (altro nome della morte buona e pietosa) e lanciati – pesi morti – e schiantati e disidentificati e sparpagliati e discomparsi e mancanti e anestetizzati, ecc.

Tutto gestibile ancora meglio dalla console, perché è accaduto e ho ancora un po’ di tempo per fare le mie ricerche, aspettare e guardare e leggere e informarmi e incamerare e quantificare e potenziarmi e lavorare su nuovi aggettivi, ecc.

È spaventoso pensare che il corpo svelato sia così puro e tenero e che abbia una chimica così complessa, un’emivita così prolungata… raddoppiata e dimezzata tendente al vegetale – forma di vita perfetta.

Alba celeste che non sorgerai più

come la videro gli scomparsi

o i calciatori e gli insetti,

alba che finisci in un tempo

che si rinnova in altri cicli,

alba naturaleinnaturale,

darwiniana e rituale,

alba che induci al canto involontario

ogni essere digitale

prima di comprendere e neutralizzare

anche la scomparsa.

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