Poesie dall’inizio – 19) Krüger

Cosa resta ce lo dice questa poesia di Krüger: un “mondo nero” evocato da figure nere, gli “uccelli” che, quasi hitcockianamente, “occupano” la “zona” (ma quanto risuona il “land” dell’originale, il paese, la terra). Il rischio risiede in quell’indifferenza tutta naturale che avvolge anche le parole.

Gianluca


Poesie dall’inizio – 19) Krüger

krüger

Grandi uccelli neri
occupano da giorni questa zona.
Indifferenti, ci tolgono
la parola di bocca.
Cosa volevamo raccontare?
Quello che volevamo essere
prima che morte e assassinio
diventassero i nostri vicini,
uno a destra uno a sinistra.
Ora perdiamo il tempo
senz’aprir bocca. Gli uccelli, intatti,
a forza di discorsi entrano
nel loro mondo nero.

(Michael Krüger, Il coro del mondo, Milano, 2010, traduz. Anna Maria Carpi)

*

Große schwarze Vögel
besetzen seit Tagen das Land.
Sie nehmen uns, ungerührt,
das Wort aus dem Mund.
Was wollten wir erzählen?
Davon, wer wir sein wollten,
bevor Mord und Totschlag
unsere Nachbarn wurden,
einer links, einer rechts.
Jetzt verlieren wir wortlos
die Zeit. Die Vögel, ungerührt,
reden sich ein in ihre
schwarze Welt.